sabato 27 aprile 2013

Vampire Knight


                      Vampire Knight
Eccoci al penultimo capitolo di questo manga, che ci ha fatto sognare, piangere, sperare.
La trama articolata della Hino ormai si sta aprendo sotto i nostri occhi.
Cieca fino alla fine, cercando solo la parte shojo di quest’opera, mi sono ritrovata con un pugno di mosche.
Ho passato l’intera notte a capire dove la mia mente abbia così violentemente cozzato contro quella della sensei.
Poi ho capito, tutto quello che ci ha fatto passare, i tormenti di Zero di Yuuki e di Kaname sono lo specchio delle loro anime.
Zero è colui che ha sofferto più di tutti, perché strappato dalla sua famiglia, trasformato nel suo peggior nemico, lacerato dalla sete di sangue, manipolato, caduto più volte, per poi rialzarsi sempre più forte.
Ha lottato contro il suo istinto, ha lottato contro la sete di vendetta, ha lottato contro quella parte che chiedeva giustizia…ha lottato con la sua parte umana.
Quando ha accettato definitivamente ciò che è divenuto, il riflesso che ha potuto osservare dentro di se era quella di un essere nuovo,puro,nobile…l’animo di un cavaliere.
Ormai non ci sono più storie che reggano,possono dire ciò che vogliono,ma l’autrice sta dicendo a chiare lettere,chi tra tutti è il VAMPIRE KNIGHT:Zero Kiryu ,un ex umano ,l’unico che non si è fatto travolgere dalla vita.
Quando leggo per il web che non ha mai fatto nulla ,se non piangersi addosso ,queste persone dovrebbero farsi un esame di coscienza.Colui ,additato come un nulla facente è l’unico che ha dato un senso alla propria esistenza…un ragazzo di 18 anni,sta dando prova di coraggio e di perdono.
Vuole aiutare un sangue puro molto antico a salvarsi,mostrando che possono esistere altre cose per cui valga la pena di vivere.
La guerra ,il potere non sono tutto.La solitudine può essere sconfitta racchiudendo dentro di se i ricordi più belli.
Sfido chiunque a dirmi che nel proprio cuore non c’è un ricordo che  faccia sorridere,uno che  faccia emozionare,un altro ancora che porta i segni di un amore finito,mai sbocciato oppure strappato nel momento del massimo splendore.
Kaname sentimentalmente è debole,ha sempre bisogno di una compagna al suo fianco per sentirsi completo..Insicuro nella sua fredda maschera di stratega.
Ipocrita nel volere legare a se la sorella minore sapendo benissimo fin dall’inizio dove giace  il suo cuore
Le parole di Zero in questo capitolo sono un inno alla vita,alla lotta contro il proprio io.Non c’è nulla da aggiungere.
Non si può manipolare questo discorso ,perché è cristallino e chiarissimo.
Ovviamente le eccezioni ci saranno sempre,ma ormai mi sono rassegnata all’evidenza.Le zerine hanno il cuore del loro amato,pronto a capire e lottare.
L’altra parte è più oscura e cerca di dare un senso diverso ai messaggi dell’autrice.
Vi lascio le parole del cavaliere a voi la sentenza:
"So che riesci a sentirmi, Kuran Kaname! e so che credi di non averne il diritto.... tu non vuoi che lei soffra, ma andando avanti nella tua convinzione otterrai l'esatto opposto. Questo io lo capisco meglio di chiunque altro. Se desideri che lei non pianga più, allora segui i tuoi veri sentimenti, esci fuori e proteggi questa accademia insieme a me! Grazie a te la mia vita è un casino. Ma nonostante ciò, non permetterò che questi purosangue ottengano quel che vogliono, e non voglio nemmeno che lei debba soffrire. Ed è per questo che,nonostante lo odi, non permetterò che ti catturino. Giusto perchè tu lo sappia, non lo faccio per via della tua manipolazione. E' quello che provo davvero. Sconfiggiamoli insieme!"
Pilar

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