Vampire Knight
Eccoci
al penultimo capitolo di questo manga, che ci ha fatto sognare, piangere,
sperare.
La
trama articolata della Hino ormai si sta aprendo sotto i nostri occhi.
Cieca
fino alla fine, cercando solo la parte shojo di quest’opera, mi sono ritrovata
con un pugno di mosche.
Ho
passato l’intera notte a capire dove la mia mente abbia così violentemente
cozzato contro quella della sensei.
Poi
ho capito, tutto quello che ci ha fatto passare, i tormenti di Zero di Yuuki e
di Kaname sono lo specchio delle loro anime.
Zero
è colui che ha sofferto più di tutti, perché strappato dalla sua famiglia,
trasformato nel suo peggior nemico, lacerato dalla sete di sangue, manipolato,
caduto più volte, per poi rialzarsi sempre più forte.
Ha
lottato contro il suo istinto, ha lottato contro la sete di vendetta, ha
lottato contro quella parte che chiedeva giustizia…ha lottato con la sua parte
umana.
Quando
ha accettato definitivamente ciò che è divenuto, il riflesso che ha potuto
osservare dentro di se era quella di un essere nuovo,puro,nobile…l’animo di un
cavaliere.
Ormai
non ci sono più storie che reggano,possono dire ciò che vogliono,ma l’autrice
sta dicendo a chiare lettere,chi tra tutti è il VAMPIRE KNIGHT:Zero Kiryu ,un
ex umano ,l’unico che non si è fatto travolgere dalla vita.
Quando
leggo per il web che non ha mai fatto nulla ,se non piangersi addosso ,queste
persone dovrebbero farsi un esame di coscienza.Colui ,additato come un nulla
facente è l’unico che ha dato un senso alla propria esistenza…un ragazzo di 18
anni,sta dando prova di coraggio e di perdono.
Vuole
aiutare un sangue puro molto antico a salvarsi,mostrando che possono esistere
altre cose per cui valga la pena di vivere.
La
guerra ,il potere non sono tutto.La solitudine può essere sconfitta
racchiudendo dentro di se i ricordi più belli.
Sfido
chiunque a dirmi che nel proprio cuore non c’è un ricordo che faccia sorridere,uno che faccia emozionare,un altro ancora che porta i
segni di un amore finito,mai sbocciato oppure strappato nel momento del massimo
splendore.
Kaname
sentimentalmente è debole,ha sempre bisogno di una compagna al suo fianco per
sentirsi completo..Insicuro nella sua fredda maschera di stratega.
Ipocrita
nel volere legare a se la sorella minore sapendo benissimo fin dall’inizio dove
giace il suo cuore
Le
parole di Zero in questo capitolo sono un inno alla vita,alla lotta contro il
proprio io.Non c’è nulla da aggiungere.
Non
si può manipolare questo discorso ,perché è cristallino e chiarissimo.
Ovviamente
le eccezioni ci saranno sempre,ma ormai mi sono rassegnata all’evidenza.Le
zerine hanno il cuore del loro amato,pronto a capire e lottare.
L’altra
parte è più oscura e cerca di dare un senso diverso ai messaggi dell’autrice.
Vi lascio le parole del cavaliere a voi la sentenza:
"So che
riesci a sentirmi, Kuran Kaname! e so che credi di non averne il diritto.... tu
non vuoi che lei soffra, ma andando avanti nella tua convinzione otterrai
l'esatto opposto. Questo io lo capisco meglio di chiunque altro. Se desideri
che lei non pianga più, allora segui i tuoi veri sentimenti, esci fuori e
proteggi questa accademia insieme a me! Grazie a te la mia vita è un casino. Ma
nonostante ciò, non permetterò che questi purosangue ottengano quel che
vogliono, e non voglio nemmeno che lei debba soffrire. Ed è per questo
che,nonostante lo odi, non permetterò che ti catturino. Giusto perchè tu lo
sappia, non lo faccio per via della tua manipolazione. E' quello che provo
davvero. Sconfiggiamoli insieme!"
Pilar
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