giovedì 11 ottobre 2012

Un "lungo" viaggio

Zero e Yuuki, dopo aver esplorato la dimora Kuran alla ricerca di indizi e di risposte riguardanti la loro vita ed il Nobile, decidono di riprendere coraggiosamente il cammino.  

Yuuki aveva messo bene in chiaro la sua posizione: una vita con Zero era impossibile ed anche il solo indugiare in quel pensiero le rabbuiava il cuore, due mondi li separavano, un'eternità di tempo li rendeva indicibilmente distanti ed in più...lei apparteneva ad un altro uomo, come avrebbe potuto dire addio a Kaname?
Ormai anche Zero brancolava nelle tenebre, afflitto da mille dubbi...i suoi sentimenti, i suoi pensieri, la sua stessa esistenza...ogni cosa non era che un'enorme farsa architettata dal capostipite della razza vampira?
Eppure, per l'Hunter, quella principessa non aveva mai smesso di rappresentare la luce guida dei suoi giorni...e questa volta, nonostante le rimostranze di Kaito, avevo deciso di non voltarle le spalle ed intendeva abbandonare con lei quell'oscura foresta che albergava nel suo cuore.  
Anche la ragazza, dopo aver ascoltato le riflessioni di Zero in casa Kuran, meditava silenziosamente durante il tragitto: non era possibile che il suo cuore mentisse...perchè aveva cessato di battere nel rivedere l'Hunter al debutto nella società vampira, e poi uno strano fastidio le si era insinuato nel petto...proprio nello scorgere Maria tra le braccia del giovane, giù in cortile...ed il profumo nostalgico di quel cacciatore l'aveva magneticamente attratta e condotta alla follia...sino al punto da compiere il gesto più imperdonabile e di massima disobbedienza, morderlo e nutrirsi della sua essenza...come poteva essere tutto il frutto di una manipolazione orchestrata da Kaname, quali vantaggi avrebbe potuto mai trarne?
Yuki stentava a crederci ed era immersa in questi pensieri mentre Zero, facendosi largo tra le sterpaglie, trovò il luogo giusto in cui accamparsi per riposare. La sua voce maschile la riportò con i piedi per terra:
- Ehi Yuki, sveglia, qui dovrebbe andar bene?!
La ragazza sollevò il viso ed incontrò la sagoma del giovane Hunter che con fare quasi annoiato lanciò il suo zaino per terra ed iniziò a guardarsi intorno per individuare i rami più idonei alla costruzione di un rifugio.
Yuki si trovava davvero in difficoltà, non aveva mai vissuto delle circostanze di così grande precarietà, soprattutto nell'ultimo anno di convivenza con Kaname, mesi in cui aveva assoporato i lussi di una condizione agiata. Adesso si trovava in mezzo ad un bosco, sporca, affamata ed in compagnia di un uomo rude e burbero...così diverso dal fratello, dai tratti e gesti decisamente più femminei. Ma fu osservando le spalle di Zero, così ampie e solide, che Yuki avvertì un forte senso di sicurezza ed indugiò con lo sguardo sulle braccia del ragazzo, che protendendosi alla ricerca di legna mostravano sensualmente dei muscoli ben delineati.
Dovevano costruirsi una capanna con frasche e legni, camuffata con la vegetazione presente sul luogo. Zero aveva individuato un posto proprio perfetto tra due tronchi di betulla. Fu sufficiente raccogliere alcune frasche, incrociarle e il nido fu subito pronto. L'Hunter aveva il suo coltellino svizzero con cui intarsiava, tagliava e incastrava il legno. Era bravissimo. Guardandolo Yuki comprese ancora una volta il perchè Kaname lo avesse scelto come suo guardiano.
Mentre Yuki era intenta ad approntare i giacigli per la notte, Zero si allontanò per cercare qualcosa da mangiare. Si era portato dietro le borracce per riempirle d’acqua sorgiva che scorreva ai piedi di una roccia nei pressi.
Ritornò con frutti di bosco, e, cosa incredibile, una lepre. L’aveva catturata nei pressi del ruscello.
Il pasto fu ricco e succulento. Il talento di Zero aveva ammaliato Yuki. Durante la cena, a volte, i loro sguardi si incrociavano e Zero la sorprendeva a fissarlo mentre Yuki furtivamente lo ammirava.
I suoi occhi color ametista mettevano in imbarazzo la ragazza. Lui colse quel cambiamento ed iniziò ad essere più gentile.
Yuki stava ponendo le stoviglie lavate negli zaini quando un leggero tocco alla spalla la costrinse a girarsi.
Lui era davanti a lei, con un mazzetto di fiori di campagna. Diventò rossa.
“Grazie Zero!" disse la ragazza.
Lui non si mosse, continuò a fissarla con un’intensità da farle venire la pelle d’oca. Yuki era visibilmente imbarazzata ed emozionata, perche il suo sguardo non le era indifferente, le piaceva.
Sentimenti contrastanti colsero la giovane vampira...ma si alzò in piedi, adesso si trovavano l'una di fronte all’altro. Ad un tratto le mani di Zero le cinsero i fianchi, lei si sentì strattonata verso di lui. Il suo seno impattò contro il suo petto. La bocca dell'Hunter si allineò alla sua. Fu solo un istante di esitazione, poi le loro labbra si unirono e Yuki si lasciò trasportare da quell’attimo meraviglioso. Si baciarono con passione.
Yuki si lasciò travolgere da un fiume in piena di pensieri: "Oh, Zero, perchè non mi sei più stato accanto? Perchè il destino ci ha separati?"
Tra quelle braccia si rese conto, ancora una volta, quanto lui fosse fantastico. Un ragazzo dolce, sensuale. Il suo abbraccio l'aveva avvolta come un’edera e la sua bocca le stava infiammando i sensi. Era la prima volta che baciava un ragazzo con quel entusiasmo. Nessuno prima di allora le aveva provocato un senso di eccitazione che le stava facendo vibrare il corpo.
A Yuki mancò la volontà di respingerlo. I suoi baci erano passionali, le piacevano e soprattutto, sentirsi tra le sue braccia la faceva sentire protetta e desiderata.
La lingua dell'Hunter cercava quella di Yuki, mentre le sue mani si mossero sul corpo della ragazza accarezzandolo con dolcezza. Yuki pensò che la ragione la stesse per abbandonare.
Arrivò il buio. Spensero il fuoco e si accovacciarono nella capanna di fortuna. Yuki era al suo fianco di Zero, sentiva il calore del suo corpo massiccio ed il suo respiro. La faceva vibrare e percepiva chiaramente le sue emozioni. Quell'Hunter stava soffrendo come un dannato. Gli mancava il coraggio di toccarla. Per contro fu la ragazza ad esser colta dal desiderio di sentirsi abbracciata. Si girò verso di lui e lo cercò. Lui era pronto a riceverla. La accolse sul suo petto, baciarsi fu quasi naturale.
Il rifugio si riscaldò come un focolare. Il corpo di Yuki bruciava come se un incendio lo stesse arroventando. Quando sentì la mano di Zero accarezzarle il seno provò quasi un senso di svenimento. Era il primo uomo al quale stesse concedendo di violare la sua intimità.
Ad un tratto il giovane le afferrò la mano e se la portò sul grembo. Era buio, ma Yuki intuì subito cosa stringeva tra le sue mani. Era il membro di quel cacciatore, duro, che batteva contro il suo palmo.  Era piacevole al tatto. Si trattava della prima volta per la ragazza, era una sensazione straordinaria. Sembrava che la carne avesse un’anima propria, la sentiva viva e pulsante. Era un piacere sollecitarla.
Zero iniziò ad ansimare quando le mani di Yuki presero a muoversi.
Anche lui, mosse le sue, accarezzando l'intimità della ragazza. Lei fremette come se una folata di vento freddo le avesse colpito la schiena. Era bellissimo sentire le affusolate dita di Zero dentro di sè.
Si eravano fatti prendere dai sensi, avevano intrapreso un giro di giostra che non si poteva più fermare. Zero le sbottonò i pantaloncini sfilandogleli, poi afferrò i bordi delle mutande e li trascinò fino alle caviglie, intanto anche lui si era tolto i pantaloni e le mutande. I movimenti erano concitati, si stavano agitando in modo sempre più convulso.
Si desideravano. Zero, appena Yuki rimase nuda dal bacino in giù, con dolcezza le salì sopra, incuneandosi tre le sue gambe aperte. Dopo un po’ Yuki sentì la pressione del membro di Zero, fu un attimo poi il calore, un lieve senso di dolore...il giovane Hunter era in lei.
Yuki affondò le mani nelle sue spalle, si teneva stretta a lui perchè sentiva di non controllare più il suo corpo.
Zero aumentò i suoi sforzi. La ragazza lo sentiva muoversi con impeto. Le aveva sollevato le gambe, facendogliele appoggiare sui suoi bicipiti, poi, si issò sulle braccia e cominciò a muoversi ritmicamente. Era impossibile resistere a quella furia.
Nel buio della notte ansimavano, Yuki pervenne in estasi all'apice del piacere...ed infine lui si inginocchiò davanti alla ragazza,  raggiungendola nel paradiso dei sensi.
Erano esausti...le prime luci del mattino li colsero addormentati, ed erano l'uno tra le braccia dell'altra.

 Hitomi

1 commento:

  1. se mi volete ancora, recuperate la mia anima nell'alto dei cieli *muore*
    Hitomi ma..ma...è LUI!! Hai descritto Zero per davvero D: sono allibita..Complimentoni!!!

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