Bene...dopo due giornate deliranti alle prese con il giapponese, eccomi qui a scrivere un post che possa spiegare al meglio il significato di una parolina magica...ovvero "suki".
Da quale esigenza nasce la mia voglia di offrire una spiegazione dettagliata di tale parola?
Semplice.... -___- La parola "suki" è comparsa nella scena del bacio del capitolo 87 di "Vampire Knight", e vi mostro pure le prove:
Dal momento che molte, in preda ad una sindrome che definirei "Rosicamento acuto con conseguente negazione della realtà", hanno cominciato a dire che tale parola non è riconducibile al verbo "amare", ma significa solo e soltanto "Mi piace", vi posterò le tante spiegazioni trovate su internet, e proprio perchè non sono accontentabile, vi posterò anche scan originali giapponesi di diversi manga in cui compare tale parola, con traduzione annessa. Buon divertimento :D
- "Kimi ga suki da" is kind of formal in its grammar, so it could mean either "I like you" or "I love you", depending on the situation. If you're with a bunch of friends and you compliment someone on the way they look and they reply "Kimi ga suki da", then it would be being used in the sense of "like" - in this situation a natural English translation would probably be "Thanks!" or "Wow, you're so nice." But if you're holding hands at a movie and your partner leans over and says "Kimi ga suki da", then it would be being used in the sense of "love". But if one person says simply "suki" to another, then it would almost always be the equivalent of "I love you." "Daisuki" on the other hand, is often used a little jokingly, and would usually actually be less meaningful than a simple "suki". "Ai shite(i)ru" is seldom used - it's a direct translation of the English "I love you". I think I've read somewhere that it only came into the vernacular in the Meiji period (or possibly even later) after contact with the West. When the terms "suki" and "daisuki" are used in reference to a non-human subject however, the meanings are as samanthalee has noted, although you would probably still often use "love" in colloquial English."
Traduzione (approssimativa^^) :"Kimi ga suki da" è una specie formale nella sua grammatica, quindi potrebbe significare sia "Mi piaci" sia "Ti amo", dipende dalla situazione. Se ti trovi con un gurppo di amici e ti complimenti con qualcuno e loro ti rispondono "Kimi ga suki da", in tal caso suki viene usato nel senso di "piacere"- In questa situazione un traduttore inglese userebbe probabilmente un "grazie" oppure "wow, sei cosi carino".
Ma se tu stai tenendo la mano del partner mentre guardate un film, e il partner si appoggia a voi e vi dice "kimi ga suki da", in tal caso "suki" viene usato col significato di "amore".
Se una persona dice semplicemente "suki" a qualcuno, allora l'equivalente è quasi sempre "Ti amo".
"Daisuki" è spesso usato un pò per scherzo, e di solito è meno significativo di un semplice "suki".
"Aishiteru" viene usato raramente. La traduzione inglese diretta è "I love you".
- "It depends what kind of emotion she wants to convey. If I give my wife a bunch of flowers, she is likely to say "daisuki". If, somewhat out of the blue, she wants to say she loves me, she'll simply say "suki". "Suki" expresses emotion/affection at a more base level and is often used in a spontaneous situation. "Daisuki" will usually be used as a reaction to something you've done for the other person."
Traduzione:"Dipende da quale emozione lei vuole trasmettere. Se io do a mia moglie un mazzo di fiori, è probabile che dirà "daisuki". Se invece lei vuole dirmi che mi ama, semplicemente mi dirà "suki". "Suki esprime emozioni/affetto ad un livello base ed è spesso usato in situazioni spontanee. "Daisuki" viene normalmente usato come reazione a qualcosa che qualcuno ha fatto per noi.
<Innanzitutto il linguaggio giapponese non è adatto per esprimere l'emozione diretta.
"Amare" in italiano corrisponde e quindi viene tradotto spesso "Aisuru (愛する)" e "Aishiteiru (愛している)", ma nessun giapponese li usa.
Invece "suki (-da, -desu)", rispetto al verbo "aisuru", esprime la sensazione, per cui è un aggettivo.
Non è un' azione ma una condizione in cui sei caduto. Infatti "da" di "sukida (好きだ) " viene da "de-aru." Questo "aru" significa originariamente "esistere".
"Suki 好き" può venire usato quando ci si innamora di qualcuno o anche è appassionato o semplicemente interessato a qualcosa.
Quindi se una persona vuole confessare l'amore a qualcuno con questa parola comune, non basta la frase. Forse è meglio dirlo con gli occhi fissi e seri.
Essendo una parola per una condizione del sentimento, l'oggetto e il soggetto della frase a volte rovinano il carattere del linguaggio.
In giapponese sarà meglio: (una persona all'altra)>
"Suki." 「好き。」
"Amare" in italiano corrisponde e quindi viene tradotto spesso "Aisuru (愛する)" e "Aishiteiru (愛している)", ma nessun giapponese li usa.
Invece "suki (-da, -desu)", rispetto al verbo "aisuru", esprime la sensazione, per cui è un aggettivo.
Non è un' azione ma una condizione in cui sei caduto. Infatti "da" di "sukida (好きだ) " viene da "de-aru." Questo "aru" significa originariamente "esistere".
"Suki 好き" può venire usato quando ci si innamora di qualcuno o anche è appassionato o semplicemente interessato a qualcosa.
Quindi se una persona vuole confessare l'amore a qualcuno con questa parola comune, non basta la frase. Forse è meglio dirlo con gli occhi fissi e seri.
Essendo una parola per una condizione del sentimento, l'oggetto e il soggetto della frase a volte rovinano il carattere del linguaggio.
In giapponese sarà meglio: (una persona all'altra)>
"Suki." 「好き。」
"Premettendo che i giapponesi sono un popolo molto freddo per quanto riguarda le manisfestazioni d'affetto/amore, 大好き (daisuki) è la forma per esprimere affetto e amore più usata. Il verbo 好き (suki - la u non deve quasi sentirsi) ha diverse connotazioni.
Si può usare per dire che ti piace una cosa, che vuoi bene ad una persona (affetto tra amiche ad esempio, anche se è raro che le amiche giapponesi se lo dicano). Il kanji 大 (che abbinato a 好き si legge dai, ma ha anche atre letture) in questo caso sta per "tanto".
Quindi tra adolescenti di sesso opposto dire 大好き significa appunto "mi piaci tanto/sono innamorato di te/ ti amo".
La questione di 愛してる (aishiteru- ti amo) è più complicata. Da quanto mi ha detto una persona giapponese è rarissimo che persino le coppie sposate se lo dicano. Corrisponde esattamente al nostro "ti amo", ma di solito è usato soprattutto per esprimere l'amore tra familiari. Un giapponese che dice 愛してる al proprio compagno/a ha davvero coraggio (nella loro concezione)."Fonte:http://dorama.forumfree.it/?t=44846143
"sukida 好きだ letteralmente significa mi piace/mi piaci.
Il fatto è questo: i giapponesi raramente dicono ti amo (ai shite iru 愛している), può capitare una volta, ma proprio è un caso.
Quindi mentre per noi dire mi piaci non ha la stessa intensità di dire ti amo, per un giapponese corrisponde ad una vera e propria dichiarazione d'amore.
Fonti:
Sposata con un giapponese"
Si può usare per dire che ti piace una cosa, che vuoi bene ad una persona (affetto tra amiche ad esempio, anche se è raro che le amiche giapponesi se lo dicano). Il kanji 大 (che abbinato a 好き si legge dai, ma ha anche atre letture) in questo caso sta per "tanto".
Quindi tra adolescenti di sesso opposto dire 大好き significa appunto "mi piaci tanto/sono innamorato di te/ ti amo".
La questione di 愛してる (aishiteru- ti amo) è più complicata. Da quanto mi ha detto una persona giapponese è rarissimo che persino le coppie sposate se lo dicano. Corrisponde esattamente al nostro "ti amo", ma di solito è usato soprattutto per esprimere l'amore tra familiari. Un giapponese che dice 愛してる al proprio compagno/a ha davvero coraggio (nella loro concezione)."Fonte:http://dorama.forumfree.it/?t=44846143
"sukida 好きだ letteralmente significa mi piace/mi piaci.
Il fatto è questo: i giapponesi raramente dicono ti amo (ai shite iru 愛している), può capitare una volta, ma proprio è un caso.
Quindi mentre per noi dire mi piaci non ha la stessa intensità di dire ti amo, per un giapponese corrisponde ad una vera e propria dichiarazione d'amore.
Fonti:
Sposata con un giapponese"
<Il problema sorge dal fatto che mentre in italiano diciamo "ti amo" i giapponesi usano spesso e volentieri "mi piaci" pur avendo l'equivalente forma con "ai shiteru", che non è molto usata.
Di conseguenza nella traduzione da giapponese, i traduttori si trovano spesso di fronte al verbo "piacere". Che fare? si chiedono. E' amore o semplice interesse? Per cui di volta in volta interpretano, trasfomandolo in "ti amo" "mi piaci" "ti voglio bene" a seconda del contesto, delle loro personali sensibilità ed interpretazioni.
In linea di massima se una persona dice ad un altra "suki da" bisogna propendere per una accezione forte, tipo "ti amo" perché difficilmente una persona "piace" come piace un pasto o un gatto, se è rivolto ad una persona ha un senso sentimentale.
E poi soprattutto perché i giapponesi lo sanno benissimo che ha un senso sentimentale: il loro "mi piaci" è equivoco, se dicono quindi "mi piace la pizza" o "mi piace Ryuko", come noi sanno bene che non è lo stesso, per cui non lo usano a sproposito. Di conseguenza quando "suki da" è detto tra persone, andrebbe tradotto con "ti amo" o "ti voglio bene".>
Di conseguenza nella traduzione da giapponese, i traduttori si trovano spesso di fronte al verbo "piacere". Che fare? si chiedono. E' amore o semplice interesse? Per cui di volta in volta interpretano, trasfomandolo in "ti amo" "mi piaci" "ti voglio bene" a seconda del contesto, delle loro personali sensibilità ed interpretazioni.
In linea di massima se una persona dice ad un altra "suki da" bisogna propendere per una accezione forte, tipo "ti amo" perché difficilmente una persona "piace" come piace un pasto o un gatto, se è rivolto ad una persona ha un senso sentimentale.
E poi soprattutto perché i giapponesi lo sanno benissimo che ha un senso sentimentale: il loro "mi piaci" è equivoco, se dicono quindi "mi piace la pizza" o "mi piace Ryuko", come noi sanno bene che non è lo stesso, per cui non lo usano a sproposito. Di conseguenza quando "suki da" è detto tra persone, andrebbe tradotto con "ti amo" o "ti voglio bene".>
- Altro esempio: una delle tante sigle dell'anime "Maison ikkoku" si intitola "Suki sa", ovvero "Ti amo"
- Inoltre, nella scan 39 del bacio vi è proprio una nota esplicativa che dice le seguenti parole: "Suki" può significare sia "piacere" che "amare", ma la scena nel suo contesto è romantica, quindi "amare"viene usato al posto di "piacere". Entrambe le parole hanno comunque implicazioni romantiche.
Bene, adesso come promesso vi mostrerò delle vere e proprie scan giapponesi dove compare la parola "suki". Sulla scan è direttamente riportata la traduzione presente nei volumetti italiani:
Scan 1: Vampre knight cap 66; Scan 2: Vampire Knight volume 5; Scan 3: Strobe edge vol 5; Scan 4:Strobe edge vol 5; Scan 5: Strobe edge vol 5; Scan 6: Strobe edge vol 5; Scan 7: Strobe edge vol 2; Scan 8:Honey and clover; Scan 9: Honey and clover.
Adesso,dopo aver intasato il blog con il mio immenso papiello,voglio dedicare un video alle donzelle affette dalla sindrome "Rosicamento acuto con conseguente negazione della realtà":
La vostra cara *Violet*
Ciaoo! Che bello il tuo blog..! Anche io sono una super fan di Vampire Knight <3 ma specialmente di Zero...!! Complimenti per il blog,mi piace davvero molto <3 Sono diventata tua follower <3
RispondiEliminaciau da Kotoko ;)
ilovekawaiiworld.blogspot.com