Dopo un’attesa che sembrava volesse attentare alle nostre giovani
(o non più giovani) vite, il capitolo 85 è uscito lasciandoci come sempre un
sapore dolce-amaro in bocca.
Lascio qui la mia recensione sperando che le vostre seguano
la mia.
Il capitolo si apre con un’immagine di Ichijo molto bella: lui
si tiene le mani tra i capelli e ha uno sguardo che racchiude tutta la
tristezza di chi è consapevole di aver perso l’insostituibile: chi si ama. E i
capelli di Sara che sembra lo stiano lasciando ci introducono l’ennesimo
capitolo tragico per molti versi.
Ma andiamo con ordine.
Kaname sembra ormai completamente preso dal suo piano e ai
miei occhi appare molto incollerito nei confronti di Yuuki, forse per la
consapevolezza di aver sempre saputo quanto la scelta di lei di stare al suo
fianco fosse temporanea, forse perché non ha mostrato tentennamenti e si è
scagliata contro di lui con l’intento di arrestarlo nella sua caduta libera
verso la follia, forse perché ora ha fatto la sua comparsa l’ancestress e tutte
le carte in tavola sembrano rimescolarsi pericolosamente.
La scena Kaname-treccioluta è stata da mozzare il fiato: uno
spirito pieno d’amore e odio che accarezza il volto del Nobile e lo incita alla
distruzione di sé e del suo mondo. Kaname è sembrato quasi un kamikaze, si sta
immolando, ed ho trovato struggente il modo in cui si divincola dalle braccia
di Yuuki all’inizio del capitolo mentre lei è tuttora ancorata all’idea della
speranza cerca di farlo ragionare con l’affetto che nonostante tutto può e
vuole ancora dargli. Ma il principe maledetto ha cercato un’ introvabile
felicità con quella bimbetta che oggi gli corre dietro e nonostante volesse
aggrapparsi alla sua promessa di stare per sempre al suo fianco ha dovuto
cedere di fronte all’evidente sofferenza di quest’ultima nel vivere nelle
tenebre, lontano dal mondo di luce in cui era cresciuta. Chiude gli occhi
Kaname abbandonandosi alla donna che infinite vite fa lo amava, quasi a
lasciarsi trasportare dai ricordi e dai sentimenti sopiti. Così quando Yuuki
tenta ancora di farlo rinsavire con un abbraccio, lui nemmeno la vede più.
Starà ancora facendo tutto questo per la sua principessa?
Yuuki dal canto suo è distrutta, ha sempre agito nel giusto aiutando
chi soffriva e in questo capitolo, forse più che in altri, ha capito la vera
sofferenza di Kaname e probabilmente sa anche di essere parzialmente
responsabile del dolore che spinge il fratello a gettarsi a capofitto nel
baratro. Così per tutto il capitolo lei non vede che lui, non guarda che il suo
Nobile fratello che sta lasciando che l’esistenza gli si sgretoli tra le mani.
Zero è ancora l’ombra e qualche volta mi chiedo se lo sarà
per sempre. Ma le ombre possono essere pesanti? Ebbene lui lo è nel cuore e nella
vita di molti in questa storia.
Yuuki in queste pagine non lo cerca mai (o quasi), non lo
guarda mai, ma sa che c’è, che è tornato al suo fianco, che quella barriera d’odio
è caduta e che quando tutto sarà finito forse potranno riuscire a parlare come
un tempo e forse a dirsi qualcosa in più. Lui conosce ogni sofferenza della
ragazza, sa quanto stia soffrendo ed oggi come ieri sceglie di diventare il suo
scudo. Ma i suoi occhi sono spenti, sono vuoti, ad eccezione di quando l’accarezza
mostrando un’infinita tristezza per la disillusione e il cuore infranto della donna
che ama e che avrebbe voluto vedere felice, anche se lontano da lui.
Zero è sempre stato mosso da sentimenti fortissimi: la
passione, la rabbia, l’odio, l’amore, ma ora, in quest’infinita battaglia
contro le tenebre sembra spento. Mentre l’ancestress distrugge l’associazione e
Yuuki è ancora tra le braccia di Kaname lui nemmeno si muove, tenendo il viso
chino e gli occhi nascosti sotto i capelli. Sembra stanco di tutto il nostro
principe della luce, sembra non brillare quasi più, sembra non gli freghi di
nulla, nemmeno della morte e della distruzione se non di vedere lei sorridere
ancora dal profondo del suo cuore. Non è cambiato nulla. Quando era un
ragazzino era convinto di non essere meritevole d’amore e adesso credo che ne
sia ancora più convinto. Ma lei, la sua Yuuki, pare l’abbia sentito al suo
fianco per tutto il tempo e questo le ha dato la forza di rialzarsi alla fine e
ricominciare a lottare.
Ma l’avete notata l’infinita poesia del momento in cui lui
le salva la vita dicendo che l’obiettivo della “cappuccino” sono i sangue puro?
Zero che difende e salva la vita ad una sangue puro! Ma di fronte all’amore la
natura non conta, almeno non più.
Ovviamente la scena finale è stata magica ed è la mia
preferita dell’intero capitolo: complicità, affetto…
A lei non serve voltarsi per capire chi le sta dando ancora
il suo appoggio accarezzandole la testa, lo sa che è lui, la sua ombra, il
ragazzo che le starà vicino per sempre se lei lo varrà, perché loro sono molto più che alleati, lo
sono sempre stati. Ed è qui che succede la magia, e qui che lei lo cerca e lo
trova fermando quella mano da sempre timorosa nel poggiarsi su di lei ma che
riesce a farla sentire al sicuro e mai sola. Un inaspettato momento Zeki per un
capitolo che sembrava non voler contemplare l’indissolubilità del loro legame. Grazie
per la magia, cara Hino.
E ora passiamo a Sara e Ichijo. Quando si tratta di
sentimenti l’autrice sceglie di non essere mai o quasi diretta e limpida.
Insomma Sara amava Ichijo? E l’amore di lui è sincero o è stato manipolato? La
scena è stata struggente, coinvolgente, ma sentimentalmente…non chiara. E la Hino
non lo è stata nemmeno nel mostrarci i sentimenti di Shizuka per Ichiru, e non
lo è nel presentarci il triangolo: ciò
che prova Yuuki per entrambi ancora non trova un nome e questo sta portando
tutti e due alla distruzione…Possono le scelte commerciali influenzare
prepotentemente l’andamento di una così bella storia? Mi auguro per tutti che
la risposta sia negativa.
Per concludere: un capitolo molto intenso per i sentimenti
coinvolti di tutti i personaggi, ma ancora una volta privo di quelle svolte
significative di cui a questo punto la storia necessita.
**NemoAdNoctum**
**NemoAdNoctum**